Giardino dell’Amicizia e della Pace

Inaugurazione: 20 marzo 2004, inizio dell’Equinozio di Primavera

Un giardino nella nostra scuola per promuovere la consapevolezza che oggi è necessario cercare di recuperare quel rapporto di identificazione e di intimità spirituale con la natura che gli esseri umani hanno avuto per millenni e che da tempo si è in gran parte perso.

Un angolo di terra ed erba, incolto, vicino all’ingresso del Leonardo e dell’Auditorium, qualcosa bisognava fare.

Creare un luogo di Bellezza, di Amicizia e Pace tra le persone; quindi un Giardino.

E’ stato scelto, come elemento base, il giardino Zen in quanto ci sembra risponda pienamente ai nostri intenti per il rigore estetico, l’essenzialità della struttura, il profondo rapporto con gli elementi naturali, la grande spiritualità che emana, il richiamo  alla meditazione che nasce spontaneo.

Un nuovo equilibrio tra persona e natura, dovrebbe indurci a maggiore riflessione, conoscenza di sé, condurci a rapporti  interpersonali basati sull’armonia, la condivisione, l’amicizia; portarci ad un profondo rispetto verso gli altri, del loro modo di essere, delle loro scelte, della loro cultura e della diversità che nella storia dell’umanità è stata oggettivamente fattore di  ricchezza genetica e culturale.

L’obiettivo è quindi nell’equilibrio uomo-natura, nel rispetto delle differenze, nella redistribuzione equilibrata delle ricchezze: che portano alla Pace.

Il nostro giardino diventa così un “luogo” di incontro, di riflessione e meditazione, e rifiuta ogni fondamentalismo religioso o laico che sia.

Pensiamo sia bello che questo “fattore positivo” sia nato in una scuola di Stato, quale la nostra, nella quale si incontrano aree disciplinari diverse, si pratica il dialogo ed il confronto non solo tra saperi ma anche tra persone di varie provenienze che convivono magnificamente; una speranza per un futuro migliore.

Una volta definite le caratteristiche del Giardino, l’Azienda di Ezio Cammarata ha iniziato la fase di realizzazione, con il supporto e il contributo fattivo del prof. Giuseppe R. Bongiorno e di alcune studentesse per le le parti di competenza “artistico-descrittiva”.